Anche Wal-Mart chiede alla Federal Aviation Amministration l’autorizzazione a usare i droni per diverse attività, dalla consegna di merci alla gestione del magazzino. Ad essere impiegati, si legge nella richiesta riportata dal Wall Street Journal, sarebbero i velivoli della cinese Sz Dji, primo costruttore mondiale di droni. Il passo arriva due anni dopo l’annuncio di Amazon di un test per le consegne via drone, sperimentate anche da Google. Se i test di Amazon e di Google (ora Alphabet) si sono limitati al tragitto dai centri di distribuzione alle case dei clienti, Wal-Mart ipotizza anche impieghi più particolari. Tra questi, il recapito di merci alle auto degli acquirenti nei parcheggi e le consegne «di quartiere», con il drone che parte da un camion e raggiunge le varie abitazioni. La mossa fa parte della strategia di Wal-Mart, presente in Usa con 4.600 negozi, per allargarsi nel settore dell’e-commerce e far salire così gli acquisti. La compagnia prevede di investire 2 miliardi di dollari nel 2015 e 2016 per spingere le vendite online, in modo da potersi agganciare al boom degli specialisti del settore come Amazon.

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