4 Novembre 2015

Droni ed e-commerce sempre più a braccetto

Anche Wal-Mart chiede alla Federal Aviation Amministration l’autorizzazione a usare i droni per diverse attività, dalla consegna di merci alla gestione del magazzino. Ad essere impiegati, si legge nella richiesta riportata dal Wall Street Journal, sarebbero i velivoli della cinese Sz Dji, primo costruttore mondiale di droni. Il passo arriva due anni dopo l’annuncio di Amazon di un test per le consegne via drone, sperimentate anche da Google. Se i test di Amazon e di Google (ora Alphabet) si sono limitati al tragitto dai centri di distribuzione alle case dei clienti, Wal-Mart ipotizza anche impieghi più particolari. Tra questi, il recapito di merci alle auto degli acquirenti nei parcheggi e le consegne «di quartiere», con il drone che parte da un camion e raggiunge le varie abitazioni. La mossa fa parte della strategia di Wal-Mart, presente in Usa con 4.600 negozi, per allargarsi nel settore dell’e-commerce e far salire così gli acquisti. La compagnia prevede di investire 2 miliardi di dollari nel 2015 e 2016 per spingere le vendite online, in modo da potersi agganciare al boom degli specialisti del settore come Amazon.
20 Luglio 2015

I vostri computer non sono sicuri

Marc Goodman è tra i più grandi esperti al mondo di sicurezza. Stratega globale, Futurologo dell’FBI, consulente dell’Interpol e docente di legge ed etica alla Singularity University, dove abbiamo assistito a una sua lezione al cardiopalmo. Il suo intervento è un concentrato di suspense, più avvincente di un thriller, ma quando realizzi che non sei al cinema, e che stai sentendo dalla massima autorità in materia che nessun computer è inviolabile, che si possono piratare i pacemaker e le serrature delle celle dei penitenziari, che Facebook viene hackerata 600.000 volte al giorno, ti si gela il sangue. «Siamo abituati a leggere notizie come queste sui giornali, ma in mezzo a tante altre, non ci danno l’idea della vastità del fenomeno. Non ci rendiamo conto che i cyber crimini stanno diventando sistemici», spiega. Ogni giorno tutti noi pompiamo in rete uno tsunami di informazioni, una marea continua di dati che possono essere usati a nostro vantaggio, ma anche contro di noi. Internet è fonte di immense opportunità, ma anche di rischi che è di importanza vitale conoscere. Goodman ha fondato un’organizzazione chiamata Future Crimes che riunisce un panel di futurologi impegnati a studiare e discutere gli effetti del progresso scientifico e […]
14 Luglio 2015

Torna il Commodore!

Torna il marchio Commodore, ma non si tratta di una operazione “nostalgia”. Due imprenditori italiani, Massimo Canigiani e Carlo Scattolini, hanno resuscitato lo storico marchio. Il dispositivo, un Android da 5,5 pollici, sarà disponibile online entro fine luglio. Il Commodore è stato il computer più venduto nella storia dell’ informatica, si calcola che ne furono prodotti più di venti milioni di esemplari nell’arco dei dieci anni. I primi computer Commodore datana 1977, quasi quarant’anni fa, e da fine degli anni Settanta erano già migliaia gli appassionati che giocavano sul Commodore Vic 20 e poi (dal 1982) sul Commodore 64 (nella foto, con i primi joystick, che ancora si trovano in vendita su eBay). Oggi la storia prosegue su smartphone. Ventun anni dopo la fine della produzione (se si eccettua un tentativo di rilancio intorno al 2010)
5 Luglio 2015

Tianhe-2: il computer più potente al mondo

Tianhe-2 non è un semplice computer. E’ cinese ed è il computer più potente al mondo. Il suo nome in cinese significa “Via Lattea”, ed è composto da oltre tre milioni di processori in grado di operare alla sbalorditiva velocità di 33.8 “petaflop” al secondo, che tradotto vuol dire 33.8 milioni di miliardi di operazioni al secondo.  E’ stato realizzato dall’Università statale per la Tecnologia della Difesa. Ha però un difetto, la difficoltà nell’uso. Dimentichiamoci le comode interfacce stile Windows/Apple/Android…
18 Gennaio 2015

Andata e ritorno nello spazio dell’iPhone

Un iPhone 6 ha fatto un volo nello spazio raggiungendo l’altezza di 30.480 metri e è tornato a terra senza un graffio. Il curioso esperimento è stato fatto da una casa di produzione della custodia Urban Armor Gear che ha protetto il telefono dal vento e da una temperatura che nella stratosfera arriva a -56 gradi. Durante il volo il telefono si è spento, ma, una volta a terra, si è dimostrato perfettamente funzionante. Le immagini sono state riprese da una telecamera GoPro che ha seguito tutte le fasi dal lancio al volo nella stratosfera per finire con l’atterraggio.